giovedì 28 maggio 2015

fino al 28 maggio

21 maggio
Vado a “L’Animale”, un centro cazzaro-spirituale-new age, presieduto da Caterina Shakti Maggi, una specie di Illuminata. Descrive uno stato della mente senza aspettative, in uno stato in cui non c’è nulla da perdere. Per qualche ora riacquisto un minimo di benessere, forse benessere eccessivo. Una relativa serenità, e rivedo, o meglio sento le cose con più distacco. Forse sto perdendo una casa, è vero, poi, in fondo, 20 metri quadri, mica un castello. Però ho un lavoro e anche che mi piace. Sto in salute e idem i miei. Ho comunque una casa discreta dove abito. Chi se ne fotte di quei bastardi?

Il 28 maggio gli invio una raccomandata in cui li avverto della chiusura dei contratti di luce e gas.

Fin dal 5 maggio ero andato più volte a chiedere all’A2A:
Non c’è alcun modo per evitare che si facciano a nome loro un nuovo contratto.
Non dovrebbero neppure pagare le bollette arretrate che ormai da un mese non sto più pagando, sono intestate a me e sono cazzi miei.
Per di più in teoria non potrei neanche staccare le forniture. Ma dopo molte insistenze, l’avvocato che aveva fatto la diffida, del quale oltretutto non mi fido granché, mi ha detto che al massimo potrei fare la risoluzione del contratto.
In realtà anche questo è un rischio, ma devo porgli un freno in qualche modo e non posso neanche diffidare l’a2a a fargli un nuovo contratto. Per loro basta che si paghi, non gliene frega niente, chiedono solo successivamente il contratto di locazione e in ogni caso è del tutto ininfluente sulla sussistenza delle forniture.
Ormai il 28 maggio, dopo 20 giorni passati ingoiando che stiano abusivamente da me e continuando a consumare casa, acqua gas ed energia elettrica, 20 giorni che non gli ho più dato alcun disturbo per non rompere la trattativa di mia madre, che secondo me è da parte loro solo un’ennesima presa in giro, come avevano preso in giro me, il 28 gli mando una raccomandata (altri 10 euro) in cui li avviso che i primi di giugno saranno chiusi i contratti di gas ed elettricità, che stanno lì abusivamente e che gli verrà chiesto un risarcimento per ogni giorno di permanenza in più.

Negli stessi giorni mia madre li chiama e lui promette che se ne andranno il 15 giugno, per le insistenze di mia madre anticipa al 10, dietro versamento di quel che resta della cauzione (tolti un mese e 10 giorni), secondo loro dovuta, in realtà un regalo/estorsione.
Magari ciò avvenisse, anche se sarebbe un’estorsione.
Ma temo che sia ancora un modo per prendere e farmi perdere tempo. Del resto, se uno non gli desse alcun fastidio, potrebbero ripetere all’infinito “che stanno cercando”, “che non hanno i soldi della cauzione”, e che stanno abusivamente “perché io sono stato cattivo e quindi non gliene frega più niente”.

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